I-Zenborg: la serie tokusatsu a metà tra live action e anime
I-Zenborg
«Polsi incrociati e si vincerà».
Titolo originale | 恐竜大戦争アイゼンボーグ |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1977-1978 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 39 |
Durata | 25 minuti a episodio |
Genere | Anime Fantascienza Robot Tokusatsu |
Prima puntata | 7 Ottobre 1977 |
Uscita italiana | 1981 |
A polsi incrociati
Nati sul finire degli anni ’70, noi nerd ormai a pieno titolo nella categoria vintage non possiamo toglierci dalla testa alcune pietre miliari del genere Tokusatsu, che ci hanno accompagnato lungo le lunghe e noiose mattinate passate a casa. Roba come Megaloman e Ultraman, come Koseidon e, in ultimo, i Power Rangers. Storie semplici di puro intrattenimento, coi cattivi che cercavano di realizzare i loro piani malvagi e uno o più eroi a cercare di impedirli. Così era anche I-Zenborg.
L’Impero dei Dinosauri e la Squadra D
Si tratta di una serie del lontano 1977 e narra il risveglio del malvagio Impero dei Dinosauri, pronto a iniziare la sua conquista della Terra. A rispondere all’SOS del Pianeta ci pensa la Squadra D, formata da quattro giovani. Ci sono Hippei e Goro e, soprattutto, i fratelli Ai e Zen, metà umani e metà cyborg.
Per combattere i mostri giganti che tentano di mettere a ferro e fuoco Tokyo e cittadine limitrofe, la Squadra D può contare sull’uso di veicoli speciali e, all’occorrenza, i due fratelli cyborg sono in grado di trasformarne uno in una navicella volante, dotata di una trivella micidiale con cui possono attraversare il corpo dei nemici, distruggendoli. Ma mai prima che si sia arrivati alla fine dell’episodio.
Live action e anime
Il genere Tokusatsu ha, poi, grande tradizione nell’uso di modellini: anche in I-Zenborg questa antica arte del cinema giapponese è usata in maniera massiccia, quanto efficace. Per tutto quanto non concerne il combattimento, invece, la soluzione adottata è quella d’utilizzare il classico disegno animato. La serie è, quindi, un mix ben riuscito d’animazione e live action di mestieranti dentro enormi e ingombranti costumi da mostro gigante; non ci sono attori a impersonare Ai, Zen e tutti gli altri, al più ci sono i doppiatori.
I-Zenborg propone una formula invecchiata benissimo in seguito e ancora oggi continua a mietere successo tra gli appassionati bimbi nipponici e non solo. A metà della vicenda, poi, c’è il plot twist. Nel combattere contro uno dei generali dell’Impero dei Dinosauri, i due fratelli cyborg rimangono feriti e sono quasi sul punto di morire.
Grazie a un incidente fortuito durante le cure, Ai e Zen aumentano il loro potere e, dalla seconda metà di I-Zenborg in poi, potranno contare su un’ulteriore trasformazione. Ai e Zen possono ora fondersi, per creare un enorme guerriero umanoide.
Una delle serie più vecchie arrivate da noi
Composta da 39 episodi, I-Zenborg è una delle più vecchie serie mai approdate nel nostro Paese e non è strano pensare che molti di voi più giovani non l’abbiano mai sentita nominare. C’è, però, da dire che è stata trasmessa nel 2012 nuovamente e che si fregia di una delle sigle più trascinanti mai composte per un’opera del genere, cantata da Megalonsingers, pseudonimo dei Superobots, gruppo che in quegli anni ne ha fatte parecchie di canzoni belle.
Difficile dipanare la matassa di ricordi. Quegli anni sono lontanissimi e I-Zenborg non ha lasciato un segno indelebile, al pari di altre serie del Sol Levante approdate in Italia, magari su qualche rete privata, e poi sparite. In realtà, I-Zenborg non è diventato un caso nemmeno in patria. Sì, è facile trovare ancora i modellini della serie nei negozi specializzati di Tokyo e, quand’è trasmessa di nuovo, ha ancora un numero di spettatori nostalgici elevato ma, in qualche modo, sembra non aver lasciato la stessa impronta di serie più blasonate, come Kamen rider.
Eppure era una bella serie
Quindi tocca rifarsi alle emozioni che ricordiamo, a quanto ci piaceva quello che guardavamo in TV. Tolto che un bambino, se gli dai mostri giganti e robottoni, macchine trasformabili e cartoni animati, guarderebbe qualunque cosa, I-Zenborg era una serie parecchio interessante, forse proprio a causa del suo mix di tecniche diverse.
Anime e live action potevano sembrare stranianti, ma per uno strano gioco di regia e scrittura la tecnica funzionava benissimo e l’impressione era organica e coerente, come sicuramente nelle intenzioni degli autori.
Nostalgia canaglia
Ci piace ricordare I-Zenborg per nostalgia, certo, ma anche con sincero un affetto che ritorna non appena iniziamo a vederne un episodio. Non ci resta dunque che sederci comodi, cercare in rete che sul Tubo qualcosa si trova, e incrociare i polsi.
Le sigle complete di I-Zenborg
Condividi il post
Titolo originale | 恐竜大戦争アイゼンボーグ |
---|---|
Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1977-1978 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 39 |
Durata | 25 minuti a episodio |
Genere | Anime Fantascienza Robot Tokusatsu |
Prima puntata | 7 Ottobre 1977 |
Uscita italiana | 1981 |