La fortuna di Nikuko | Una madre e una figlia | Recensione

nikuko a terra gioca con un pinguno che vola lungo un arcobaleno - nerdface

Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars

Titolo originale 漁港の肉子ちゃん
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 2021
Durata 120 minuti
Uscita 16,17, 18 Maggio 2022
Genere Anime
Commedia
Drammatico
Regia Ayumu Watanabe
Sceneggiatura Satomi Ooshima
Character design Kenichi Konishi
Musiche Takatsugu Muramatsu
Produzione Studio 4°C
Distribuzione Nexo Digital
Dynit
Doppiatori originali

Il voto di Nerdface:
3.0 out of 5.0 stars

«Come fa a restare sempre così spensierata?»

La fortuna di Nikuko è il nuovo lungometraggio della Stagione degli Anime al Cinema, promossa da Nexo Digital e Dynit, in uscita il 16, 17 e 18 Maggio in alcune sale selezionate.

La trama

Niku in giapponese significa «carne» e Nikuko è una donna formosa, un po’ sovrappeso, amante del cibo e sempre spensierata; la sua fortuna, a sua detta, è essere viva. Perché alla fine quello conta davvero: avere una casa, mangiare, essere vivi e avere qualcuno da amare. E Nikuko ha tutto ciò, nonostante la sua vita sia stata costellata da delusioni e da sofferenze.

Il cast tecnico

Una storia semplice e delicata riesce a trasportare anche i più duri di cuore: La fortuna di Nikuko è tratto dal romanzo omonimo di Nishi Kanako e diretto da Ayumu Watanabe, già regista de I figli del mare; la sceneggiatura e dunque l’adattamento dall’opera letteraria a quella filmica è affidata a Satomi Ooshima, mentre il character designer e il direttore dell’animazione è Kenichi Konishi, che ha lavorato insieme a Watanabe sempre ne I figli del mare. Vincitore di numerosi premi internazionali, come lo Scotland Loves Anime Festival Awards, il Bucheon Int’l Animation Festival e il Fantasia Int’l Film Festival, La fortuna di Nikuko è animato dallo Studio 4º C, famoso per gli adattamenti della trilogia cinematografica di Berserk: l’epoca d’oro, Tekkonkinkreet e Harmony.

nikuko sembra felice e imbarazzata in un locale - nerdface

La tonda Nikuko è dunque la protagonista di questo dolcissimo anime, imponendo la sua rotondità coinvolgente in tutta l’inquadratura, portando l’esile figura della figlia Kikuko quasi in secondo piano. Ma in realtà è proprio lei la protagonista e il perno centrale di tutta la narrazione: è la narratrice onnisciente, sono sue le insicurezze e i dubbi propri della prima adolescenza, è lei che seguiamo nel suo peregrinare incerto tra le vette di campagna e i piacevoli panorami collinari della ridente e serena cittadina costiera, in cui vive insieme alla madre.

Una madre e una figlia

I dubbi di Kikuko, le sue paure e la sua fragilità da bambina di 11 anni sono compensate dalla vivacità di Nikuko, che ha sempre cercato d’alleviare le piccole sofferenze della figlia, nonostante le continue avversità della sua vita. S’è rimboccata le maniche per garantirle il meglio, senza arrendersi mai e solo per cercare di far vivere una vita dignitosa alla sua piccola.

Una metafora

Questi gesti d’amore materno sono metafore della forza di volontà d’ogni madre, che cerca di coadiuvare il proprio ruolo genitoriale con quello lavorativo, sacrificandosi per il bene dei propri figli e cercando di spronarli ad andare avanti. La fortuna di Nikuko questo simbolico messaggio riesce a trasporlo in modo asciutto e mai banale, riflettendo una tendenza che dovrebbe essere comune nella vita reale, ma che non molti anime riescono a mostrare, relegando le figure materne in piano narrativo secondario, o trasformandole in martiri sacrificabili per l’evoluzione psicologica dei protagonisti.

la piccola kikuko si affaccia nella stiva della barca - nerdface

In questo caso, invece, Kikuko riesce a evolvere solamente grazie all’ingombrante figura della madre, che cerca di non lasciarla mai sola e che s’impegna a cercare di non far mancare nulla alla figlia. E questo si riversa nel genuino amore che Kikuko prova nei suoi confronti e che riuscirà a comunicarle in modo implicito per tutto il film, ma soprattutto nel commovente finale, emblematicamente esaustivo per dimostrare come la madre sia una figura imprescindibile ed essenziale e, soprattutto, a prescindere se sia biologica o adottiva.

Una grafica essenziale

Senza incidere troppo sulla forma e sul contenuto, La fortuna di Nikuko è una storia familiare incentrata sul rapporto tra madre e figlia e sulla crescita adolescenziale, sorretta da una narrazione lenta e senza pretese, priva di orpelli stilistici ed estetici, tanto da non brillare particolarmente per un’animazione scenografica o eccelsa. Ma la sua vocazione alla semplicità grafica, quasi minimale nella rappresentazione dei personaggi rispetto i pittorici sfondi, è sintomatico di una volontà intrinseca di non far esaltare la parte grafica sulla storia, in particolare sul messaggio metaforico di fondo.

L’adolescenza

Amicizie, gelosie, cambiamenti fisici e prime attrazioni: Kikuko cerca d’affrontare il mutamento da sola, senza interpellare la madre considerata goffa e strana, seppure sempre presente e premurosa. La fortuna di Nikuko riesce a delineare una figura adolescenziale molto credibile, a tratti imperscrutabile, caratterizzata da quelle problematiche psicologiche e caratteriali che contraddistinguono l’adolescenza e la pubertà d’ogni ragazzo o ragazza.

kikuko e nikuko alla fermata del bus citano totoro - nerdface

Nikuko, al contempo, cerca in tutti i modi di compiacere la figlia e comprenderla, ma anche lei si trova di fronte lo scoglio della crescita di Kikuko. Ma con la sua forza d’animo riesce a riportare l’armonia e la spensieratezza anche quando tutto sembra perduto, trasformandosi in quel sentore di piacevolezza che caratterizza poi tutta la pellicola. Se Kikuko è il fulcro narrativo del film, Nikuko è il centro emozionale: bilanciandosi a vicenda, riescono a costruire una narrazione sì semplice e quotidiana, ma mai scontata.

Dal fantastico al realistico

La fortuna di Nikuko non è un film dello Studio Ghibli, anche se è molto carino il riferimento esplicito a Il mio vicino Totoro, o di Makoto Shinkai, non fa leva su vorticosi movimenti di macchina virtuali o inquadrature formaliste: l’obiettivo è probabilmente snellire il tutto per renderlo funzionale alla narrazione, senza necessariamente rinunciare alla bellezza estetica. La componente fantastica che caratterizza la prima sequenza è poi funzionale all’introduzione del film, che si trasforma quasi subito da fiaba spensierata a racconto realistico e a tratti commovente.

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Titolo originale 漁港の肉子ちゃん
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 2021
Durata 120 minuti
Uscita 16,17, 18 Maggio 2022
Genere Anime
Commedia
Drammatico
Regia Ayumu Watanabe
Sceneggiatura Satomi Ooshima
Character design Kenichi Konishi
Musiche Takatsugu Muramatsu
Produzione Studio 4°C
Distribuzione Nexo Digital
Dynit
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