«Chi sei?»

È uscito il 30 Settembre con Tunué il primo volume de Le sorelle Gremillet, fumetto firmato da Giovanni Di Gregorio alla sceneggiatura e da Alessandro Barbucci ai disegni. Originariamente pubblicato in Francia con Dupuis, Il sogno di Sara segna l’esordio in Italia di quest’opera trasversale, rivolta a un pubblico giovane, certamente, ma in grado d’emozionare anche i più grandi.

Un po’ di trama

Nerdface ha avuto il piacere di ricevere il volume in anteprima e di partecipare a un incontro con gli autori, in occasione del quale sono stati approfonditi i temi di una vicenda familiare al cui centro ci sono tre sorelle, Sara, Cassiopée e Lucille.

Un mistero da svelare

Le tre giovani sono molto diverse tra loro. Sara ogni notte ha un sogno ricorrente, in cui s’inoltra in un bosco alla fine del quale incontra una piccola medusa volante. Cassiopée, invece, vive con la testa tra le nuvole ed è d’animo romantico, mentre Lucille, la più piccola, ama talmente tanto gli animali, da comunicare solo con loro.

I rapporti non sono semplici e le tre ragazze saranno messe alla prova quando, dopo aver scovato una foto misteriosa in soffitta, faranno squadra per scoprire il segreto dietro quell’istantanea che sembra coinvolgere la loro madre.

Una questione di famiglia

«L’idea dietro a Le sorelle Grémillet era quella di parlare di famiglia, un tema più interessante di superpoteri o di magia e poco trattato nel fumetto, se non in modo plastificato, come nei prodotti Disney», ha sottolineato Giovanni Di Gregorio. «Si tratta di materiale autobiografico camuffato ed elaborato, ma vibrante», ha poi chiosato. In effetti, inoltrandosi nella lettura de Il sogno di Sara si percepisce in modo chiaro il coinvolgimento diretto degli autori, capaci di trattare un tema molto difficile, ma con una delicatezza rara.

Segreti pericolosi

Il primo volume de Le sorelle Grémillet merita di raccogliere anche in Italia il successo colto in Francia, con le sue 50.000 copie vendute. Avvalendosi dei meravigliosi disegni di Alessandro Barbucci, autore che di certo non scopriamo adesso, e della sceneggiatura di Giovanni Di Gregorio sempre ben dosata e incalzante, il fumetto tratteggia con grande rispetto e coraggio «il pericolo che si cela nei segreti di famiglia, nel non detto, nel nascosto», mostrando al contempo come le più grandi storie siano celate ai nostri occhi, pur essendo contenute nelle mura delle nostre case.