Nip/Tuck: nessuna vergogna | Dott.ssa Stranamore

i due protagonisti di nip e tuck toccano una donna bendata in costume da bagno rosso - nerdface

Quando la realtà supera la fantasia

«Mi dica: cosa non le piace di se stesso?». Questa è la frase ricorrente di Nip/Tuck, serie televisiva uscita il 22 Luglio 2003 che mostrò tutti i volti più disparati e fantasiosi della chirurgia estetica. La realtà, però, supera la fantasia e in pochi anni la chirurgia estetica è diventata la benzodiazepina dell’insicurezza: greggi di ragazze che somigliano alla Santanchè, seni e glutei perfettamente costruiti, sere intere passate a incastrarsi sulla veridicità delle labbra e del naso della tizia al tavolo di fianco.

Fuggire

La fantasia di una serie TV: la donna che vuole somigliare a Jennifer Lopez, la ragazza promiscua che vuole farsi ricostruire l’imene o le gemelle che non vogliono più essere uguali sono l’estremizzazione della realtà del nostro tempo, in cui l’obiettivo non è più essere la versione migliore di noi stessi, bensì fuggire da quanto non ci piace e che non potremmo mai cambiare. Per piacerci o per piacere?

i due protagonisti di nip e tuck toccano una donna bendata in costume da bagno rosso - nerdface

Questo resta un mistero per tutte quelle come me che, quando Dio distribuiva tette e culo, stavano giocando al picchetto e dopo aver ritirato la schedina giustamente sono andate a farsi una bella carbonara, ignorando completamente la fila per essere assegnate a una famiglia ricca.

Chi alimenta la nostra insicurezza?

Poi ci sono gli uomini, quelli che alimentano la nostra insicurezza, quelli che «sotto la terza non è amore», «con un cuscino in faccia me la farei comunque», «con quel culo moscio neanche col c***o di un altro». Ti fanno vergognare, quando sono loro a essere vergognosi, mentre il peso delle loro parole è schiacciante. Così, piacersi e piacere diventano la dicotomia dell’autostima e causa ed effetto si scambiano continuamente, si confondono. Allora forse sarebbe opportuno spendere, sì, i nostri soldi per cambiarci fisicamente e stare meglio.

Chirurgia cerebrale

Ma poi sottraiamo anche parte del budget destinato a naso, seno, rughe, labbra o sedere e fermiamoci in libreria, compriamo un libro; poi informiamoci, studiamo. Cerchiamo la completezza, per non essere come le merendine in vendita nei supermercati: nell’immagine del pacchetto perfette e goduriose, ma una volta addentate prive di farcitura. Quarta di seno, prima di cervello.

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Dott.ssa Stranamore

Valentina Borrelli è laureata in Psicologia.
Sui social è nota per Chiedimiperchésonosingle.

Per noi diventa la Dott.ssa Stranamore.
Una guida per l’amore al tempo dei nerd.