L’attacco dei giganti 3: Parte 2 | Recensione

il protagonista de l'attacco dei giganti è di spalle e armato - nerdface
locandina ufficiale de l'attacco dei giganti parte 2 - nerdface

Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars

Titolo originale 進撃の巨人
Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno 2020
Stagioni 3
Episodi 59
Ideatore Tetsurō Araki
Genere Anime
Fantasy
Post-apocalittico
Soggetto Hajime Isayama
Durata 24/ minuti a episodio
Produzione Wit Studio
Production I.G
Distribuzione Netflix
Prima TV 7 Aprile 2013
Doppiatori originali

Il voto di Nerdface:
4.0 out of 5.0 stars

«Credi nelle tue capacità»

È disponibile su Netflix, dal 1° Giugno, la seconda parte della terza stagione della famosissima serie anime L’attacco dei giganti (Shingeki no Kyojin),  tratta dall’omonimo manga scritto e disegnato dall’abile mano di Hajime Isayama, che ha ottenuto uno straordinario e immediato successo, ricevendo anche la nomination per il premio Manga Taishō nel 2011 e aggiudicandosi il premio Kodansha per i manga nella categoria Manga per Ragazzi.

un gruppo nutrito di giganti di varie dimensioni sta correndo verso una direzione - nerdface

L’attacco dei giganti è stato seguito quindi da una serie televisiva anime, due film per il cinema (L’attacco dei giganti: l’arco e la freccia cremisi del 2014; L’attacco dei giganti: le ali della libertà del 2015) e un film in live action del 2015. Prodotta da Wit Studio, in collaborazione con Production IG, e diretta da Tetsurō Araki, la serie anime è ambientata in un mondo post apocalittico, dove i pochi superstiti vivono protetti da imponenti mura difensive che circondano le città, fortificate allo scopo di difendere la popolazione dall’attacco di enormi creature umanoidi, che divorano gli uomini senza alcuna pietà: i giganti.

Le impressioni di un giovane fan, Lorenzo M.

L’eccezionale popolarità della serie TV ha attirato l’interesse, soprattutto (ma non solo) di un esercito di giovanissimi in tutto il mondo, motivo per il quale abbiamo deciso di vedere insieme a uno di loro, Lorenzo M., fanatico e acceso fan della serie e degli anime in generale, la seconda parte della terza stagione de L’attacco dei giganti, per raccogliere le sue impressioni e facendoci spiegare dal suo punto di vista le motivazioni dell’ammaliante fascino seducente che la saga sprigiona nei ragazzi della sua età.

L’intervista

Lorenzo, vuoi riassumerci brevemente dov’eravamo rimasti, raccontandoci anche cosa ti colpisce di più della trama?
L’anime rivela sin dal principio l’esistenza di un mondo nel quale le persone superstiti sono costrette a vivere costantemente nel terrore, perché minacciate da creature enormi e spaventose, che le divorano. Venti anni prima, il Re fondatore ha cancellato la memoria ai suoi sudditi, facendo credere che fossero gli ultimi superstiti della razza umana e che per rimanere al sicuro non potevano uscire dalle mura. L’attacco dei giganti è una storia oscura, violenta e spietata. Lascia subito intendere l’esistenza di un mistero da svelare: chi sono questi giganti? Da dove provengono? Cosa li ha generati? In questo senso è quasi impossibile, sin dal principio, non restare affascinati e incuriositi dall’evolversi della trama.

un gruppo di soldati sta caricando - nerdface

Le mura concentriche, alte e robuste, il Wall Maria, il Wall Rose e il Wall Sina, difendono i cittadini e il Re ed è stato istituito anche un esercito, diviso in varie guarnigioni, fra le quali l’armata ricognitiva o il Corpo di Ricerca, che ha il compito di combattere i giganti ed è dotato di attrezzature speciali. Solo a loro è permesso d’uscire dalle mura e verso di loro sono indirizzate le speranze di sopravvivenza del genere umano. Identificarsi con questi ragazzi è scontato. Eren, Mikasa e Armin, infatti, hanno più o meno la nostra età e il loro desiderio di libertà, unito alla curiosità e alla paura di quello che c’è fuori, oltre che alla volontà di sconfiggere quei mostri di cui parlano gli adulti, interpreta le emozioni e i sentimenti di ogni ragazzo, credo. Sin da subito s’intuisce che il padre di Eren nasconde un segreto relativo ai giganti e che la risposta si trovi proprio nella cantina della sua casa.

un gigante scarnificato e mastodontico sta per attaccarne un altro più piccolo, avvolto da fumo e fiamme - nerdface

Vuoi dire che questa serie anime riesce a canalizzare le vostre paure?
In un certo senso, ma non è solo questo. Insomma, tutti hanno paura dei giganti! Ed Eren si chiede costantemente come possa uno come lui salvare tutta l’umanità. Un ragazzo normale che passava i suoi giorni a guardare il cielo e le nuvole, senza rendersi conto d’essere chiuso in una gabbia, dentro un mondo enorme, e che la sua libertà gli era stata portata via. Solo quando si rende conto di questo trova inaccettabile l’idea di restare immobile e non combattere e decide di riprendersi la sua vita.

Ecco perché amiamo L’attacco dei giganti

Cosa mi dici della parte grafica? Non la trovi eccessivamente cruenta?
Ci sono due tipi di anime: quelli violenti e quelli per bambini! Non ci sono vie di mezzo! Il design delle divise, a esempio, la capacità di spostarsi velocemente con le corde in maniera tridimensionale, rendono l’azione nei combattimenti fenomenale. Anche le inquadrature, spesso fissate sui primi piani dei volti sofferenti e sulle immagini feroci e sanguinose, aggiungono tensione emotiva ad altissimi livelli. La colonna sonora, poi, è spettacolare, in alcuni momenti sembra che ti rapisca, facendoti entrare nella scena.

Senza spoilerare la trama, vuoi dirci se questa seconda parte della terza stagione ti è piaciuta o se qualcosa ti ha deluso?
Difficile, senza spoilerare! Diciamo che molte domande trovano le loro risposte. Grazie alla riconquista del Wall Maria, Eren riuscirà a raggiungere la cantina e a scoprire il segreto dei giganti, che il padre custodiva. Era necessario che capisse qual era la cosa più importante di tutte: solo allora avrebbe potuto accedervi. Ma lì scoprirà anche che, per salvare Historia, dovrà compiere un sacrificio. Anche il destino di Armin è stravolto da un colpo di scena… Ma a colpirmi di più è stato il capovolgimento della trama, quand’era ormai evidente che il vero nemico non erano i giganti, non nel modo in cui ci si aspettava, insomma. In quasi tutte le puntate di questa stagione la tensione è sempre al limite e risulta impossibile anche prendersi una pausa fra una puntata e l’altra.

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