«Ogni giorno può essere un’avventura»

Eccoci giunti al primo fine settimana di Disney+, la cui programmazione vede un nuovo live action in esclusiva, Lilli e Il Vagabondo. Il film riprende quasi completamente il cartone originale del 1955 e di conseguenza la trama è ben conosciuta da tutti. Considerato che il reato capitale dello spoiler passati almeno 20 anni va in prescrizione, ve la riportiamo per intero. La vita di Lilli, una spaniel abituata all’agio e circondata dall’affetto dei suoi padroni, Tesoro e Gianni Caro, e dei suoi amici vicini di villetta, vede la sua vita travolta dall’arrivo della figlia della coppia. La minaccia sembra incombente, ma superati i primi scogli, la cagnolina avrà un problema molto più importante d’affrontare: a causa di un viaggio, i due lasciano la piccola alle cure della zia, la quale si trasferisce insieme ai suoi due gatti. Perfidi e dispettosi, non perderanno tempo a creare disastri, facendo passare la povera Lilli per una combinaguai e costringendo l’odiosa donna a portarla fuori, per acquistare una museruola.

Sarà in quel momento che, dopo essere scappata, Lilli vivrà numerose avventure in giro per la città insieme al cane randagio Biagio, un vagabondo perennemente inseguito dall’accalappiacani. Tra i due scoppierà la scintilla, ma l’avventura romantica sarà bruscamente interrotta dalla cattura di lei e la conseguente reclusione nel canile. Lì, Lilli incontrerà gli altri randagi, tra cui la pechinese Gilda, che le rivelerà la verità sulla condotta sentimentale di Biagio («è un briccone, ma io darei mezzo mondo per poter vagabondare con lui»). Da qui in avanti Biagio cercherà di riconquistarla, in una serie di peripezie destinate, come tradizione vuole, all’happy ending.

In questo live action c’è molta più presenza dell’elemento umano rispetto al film d’animazione originale, ma i personaggi principali, cioè Lilli e il Vagabondo, sono molto più definiti. Le qualità del secondo sono messe ancora più in risalto, in particolar modo l’astuzia e l’intelligenza del randagio nell’affrontare i problemi della vita di strada; anche Lilli, la quale nel cartone era molto più ingenua, in questo live action è molto più propositiva e ingegnosa. I dialoghi sono molto più divertenti e serrati e sono presenti anche alcune variazioni della trama, come i più attenti di voi avranno già notato, probabilmente dovute al budget minore rispetto a quelli utilizzato per gli altri remake in live action, come Il Libro della Giungla o Dumbo.

È apprezzabile, però, la scelta di non essere ricorsi alla CGI per realizzare i personaggi, ma d’aver scelto dei veri cani. A tal proposito, però, va sottolineato come comunque siano stati modificati: Tesoro è afroamericana, suo figlio diventa una figlia e Whisky diventa Jacqueline, cosa quest’ultima quasi imperdonabile, considerata la simpatia del Terrier amico di Lilli nell’originale. Siamo abituati al politically correct, non c’è dunque da stupirsi. Risulta misteriosa, però, la sostituzione dei gatti siamesi con due devon rex; pure la loro canzone è completamente diversa, a differenza di tutte le altre. Lilli e il Vagabondo, in ogni caso, è un buon live action, migliore di altri che lo hanno preceduto, ed è certamente una buona leva per quanti siano incuriositi della nuova piattaforma in streaming di casa Disney che ha esordito il 24 Marzo.