«Power goes where always goes»

E se fosse possibile ottenere un superpotere casuale per 5 minuti, semplicemente prendendo una pillola? Sareste disposti a correre il rischio, sapendo che potreste invece esplodere in mille pezzi? Project Power, film disponibile su Netflix dal 14 Agosto, sembra giocare su queste domande. Dimenticate i salti evolutivi degli X-Men, gli esperimenti sul siero del supersoldato di Cap, i raggi gamma e le altre amenità derivanti dai comic. Qui si diventa supereroi (o supercattivi) con lo stesso gesto che avete compiuto per prendere un analgesico. Ma con effetti decisamente più interessanti.

Visione originale del tema superoistico

Diretto dalla coppia Henry Joost e Ariel Schulman (Paranormal Activity 3, Nerve), Project Power offre una visione originale del tema superoistico, ormai ampiamente inflazionato al cinema e sul piccolo schermo. In contesto cittadino quantomai degradato e caricaturale, quello di una New Orleans pullulante di povertà e autorità corrotte, una misteriosa organizzazione sta testando la pillola, venduta come una vera e propria droga. Sulle tracce di criminali, ora capaci di mimetizzarsi al pari di un camaleonte o d’accendersi come la Torcia Umana, e di chi li ha resi tali, c’è un poliziotto (Joseph Gordon-Levitt). Collabora con una spacciatrice (una sorprendente Dominique Fishback), una giovanissima ragazza desiderosa di fare rap che vedrà la sua vita sconvolta dall’arrivo di un misterioso uomo (Jamie Foxx), anch’egli sulle tracce del gruppo colpevole dello smercio di questa nuova droga. Inevitabilmente le strade dei tre andranno a intrecciarsi, fino all’epilogo finale.

Project Power ha il suo punto di forza nello spunto narrativo e nel come è raccontato. La trama scorre esattamente come immaginate, dall’inizio fino alle battute finali. Potendo scegliere tra un racconto più profondo legato a cosa sia effettivamente un superpotere (lanciare fiamme dalle mani per 5 minuti o emozionare il pubblico coi propri versi?) o un action più superficiale, il film vira immediatamente verso questa seconda direzione. Ma non è necessariamente un male. Project Power ha infatti nelle scelte di regia il suo punto di forza: non ci illude sulla sua presunta profondità, sebbene qualche battuta più intelligente sia disseminata nel corso della storia, ma svolge al meglio il suo compito, ovvero intrattenere.

Ritmo sempre elevato

Il ritmo del film è sempre elevato e gli effetti speciali sono di ottimo livello. Sono numerose le sequenze che vi faranno divertire, su tutte una soggettiva di un ragazza che sta sviluppando il suo superpotere mentre assiste a una sparatoria. Anche il cast sembra a suo agio, pure nelle figure dei comprimari, con due prove muscolari di Joseph Gordon-Levitt e Jamie Foxx.