«Voglio un volo tranquillo»

Dal 25 Gennaio 2023 Jean-Francois Richet è tornato sul grande schermo delle sale italiane con un action movie distribuito da Lucky Red e Universal Pictures: The plane, una nuova avventura che vede come protagonista Gerard Butler nel ruolo di Brodie Torrance, pilota di un aereo di linea ritrovatosi su un’isola delle Filippine piena di minacce e pericoli.

Nessuna trama (per fortuna!)

Sappiamo ormai come un buon thriller d’azione o un film di sopravvivenza non debba necessariamente fare affidamento su una trama avvincente o sconvolgente, purché sia ​​diretto ed eseguito bene. Il film di Richet non ha molta sostanza in quanto a premessa, ma offre sicuramente un prodotto con una buona dose di tutti quegli elementi che caratterizzano un dramma d’azione all’avanguardia.

Da un incubo a un altro

Durante una violenta tempesta, infatti, il comandante Brodie Torrance salva i suoi passeggeri grazie a un atterraggio d’emergenza. L’aereo plana però su un’isola devastata dalla guerra e per il gruppo, preso in ostaggio da pericolosi ribelli, è l’inizio di un vero e proprio incubo. L’unica persona su cui Torrance potrà contare è Louis Gaspare (Mike Colter), un uomo accusato d’omicidio che l’FBI stava trasportando sul volo. Riuscirà il nostro Capitano a portare in salvo i passeggeri e fuggire dall’isola?

L’isola si rivelerà presto una zona al di fuori di qualsiasi giurisdizione, in cui vigono solamente le leggi del più forte tra criminali, assassini e contrabbandieri. Un ruolo, quello del Capitano, che il protagonista deve ricoprire non solo sopra le nuvole, ma anche quando, costretti al suolo e in terra sconosciuta, dovrà fare di tutto per proteggere passeggeri ed equipaggio.

Ancora al servizio dei più deboli

Un compito che non rientra nelle sue competenze, ma che non lo farà desistere dal combattere e uccidere, tutto per permettere alle persone sotto la sua protezione di potersi salvare e tornare a casa. Proprio come accadeva in Greenland, Gerald Butler corre contro il tempo mettendosi al servizio dei più deboli, cercando di uscirne vincitore.

Una storia mediocre

Nonostante l’azione che permea le scene, gli eventi sono alquanto prevedibili e semplicistici, portando a una conclusione scontata, che sembra peraltro l’unica plausibile allo spettatore nel momento stesso in cui i personaggi mettono piede sul suolo straniero. Tuttavia, la regia di Richet, l’azione e la cinematografia di Brendan Galvin riescono (almeno in parte) a salvare l’operato di Charles Cummings, che ha messo a punto una storia a dir poco mediocre.

Cummings, dal canto suo, riesce quasi a farsi perdonare grazie alla sceneggiatura, ma con l’aiuto di JP Davis, in grado di tenere The plane intriso di tensione, scandendo bene i passaggi e non perdendo mai ritmo.

La scena della turbolenza in volo è girata in modo brillante, specialmente nel momento in cui l’aereo sbanda tra tuoni e fulmini. Scene come il combattimento corpo a corpo tra Gerard Butler e Colter, invece, così come le sequenze di combattimento contro i ribelli, troveranno il favore degli amanti dell’azione.

Nessuna aspettativa è la chiave

In sintesi, The plane è sicuramente un buon film d’intrattenimento e offre allo spettatore poco più di un’ora e mezza di svago dove può (e deve) staccare completamente il cervello. Se visto solo con questo spirito privo di aspettative, lo si può infatti fruire oltre la premessa banale iniziale e, comunque, riuscire a divertirsi.