William Katt: the greatest american superhero (everknown)
William Katt
«I try to cover myself, to have another movie under way before the last one comes out. I’ve been able to just scrape by, holding out for good parts instead of taking anything».
Un eroe diverso dal solito
William Katt è un nome che sicuramente in molti di voi non accenderà alcuna lampadina. Eppure, l’attore americano era già un volto noto a metà degli anni ’70, avendo partecipato ad alcune serie TV come M.A.S.H e vantando un esordio sul grande schermo col botto, figurando nel cast di Carrie: lo sguardo di Satana, film di Brian De Palma del 1976.
Un mercoledì da leoni
Poi, il secondo ruolo importante è in altro cult movie generazionale, Un mercoledì da leoni (1978). Sia il suo lavoro sul grande schermo che quello sul piccolo, però, erano troppo lontani dai nostri standard, all’epoca bambini che di certo non potevano vedere ancora film del genere. Per noi, nati sul finire dei ’70, William Katt aveva però in serbo un ruolo perfetto per farsi ricordare: una serie TV scanzonata, ma con tematiche concrete come la lotta al crimine e gli alieni.
Ralph supermaxieroe
William Katt, infatti, diventa Ralph Henley, professore empatico ben prima de L’attimo fuggente e supereroe a tempo perso. La serie in questione, ovviamente, è The greatest american hero, in Italia conosciuta come Ralph supermaxieroe.
Se siete giovanissimi vi servirà di certo un po’ di contesto per inquadrarla: Ralph Henley riceve da alcuni alieni misteriosi un costume rosso con tanto di mantello, capace di dargli numerosi superpoteri. Purtroppo, però, lo sventurato smarrisce subito il libretto di istruzioni e dovrà farne a meno per tutte le 3 stagioni che lo vedranno coinvolto dall’amico Bill Maxwell, agente dell’ FBI, nella risoluzione di diversi crimini.
Una commedia irresistibile
Il tono è quello della commedia: Ralph non sa usare bene i poteri del costume, vola scomposto e atterra peggio, quando ci riesce; sfonda i muri a testate ed è dotato di una sorta di psicometria, ma sappiamo che sarebbe anche in grado di rimpicciolirsi fino alle dimensioni di una formica. Chissà cos’altro sarebbe stato capace di fare, se solo avesse avuto modo di leggere quel maledetto libretto di istruzioni…
Riccioli biondi
Da bambino, in un’epoca in cui i cinecomic erano molto molto rari e l’alternativa più raggiungibile era il Batman camp di Adam West, Ralph supermaxieroe rappresentò un momento di puro godimento. Il volto bonario di era perfetto per la parte, ispirando una rassicurante simpatia. Riccioli biondi da bravo ragazzo, che con curiosità finirono anche in Ossessione fatale, un thriller erotico decisamente fuori target. Fu una bella scoperta comunque per uqanti lo intercettarono, magari su qualche rete locale. William Katt avrà modo di tornare all’Horror in altri film minori, spesso destinati direttamente alla TV, come House 4 e Piranha.
Al piccolo schermo l’attore è legato anche a un’altra serie TV piuttosto popolare, Perry Mason: è il tuttofare dell’imbattibile avvocato, in quel filone di film per la televisione, ideale prosecuzione della celebra saga con Raymond Burr. William Katt apparirà in singoli episodi di altri famosi show, come Dr. House, Heroes, e JAG.
Quasi Skywalker
Se Ralph supermaxieroe segnò per molti incontro con William Katt, sappiate che la storia sarebbe potuta andare molto diversamente. Nel Dicembre del 1975, infatti, un ancora giovane e con poche esperienze in curriculum, tentò il grande balzo. All’epoca, un regista che un paio di anni prima aveva avuto un enorme successo con American fraffiti stava iniziando i casting per la sua futura opera…
Per un soffio
Un film monumentale, la cui storia teneva nel cassetto da tanto tempo e che avrebbe in molti modi segnato la sua carriera per tutta la vita. William Katt si presentò ai provini per il ruolo di protagonista e per un certo periodo fu seriamente preso in considerazione per la parte di un ragazzo giovane e vissuto in un ambiente rurale, ma per il quale il destino aveva in ballo imprese più grandi di lui. Nel caso non l’avesse capito, lo ripetiamo più chiaramente: William Katt fu seriamente in lizza per il ruolo di Luke Skywalker in Star Wars, ruolo che sappiamo sarebbe poi andato a Mark Hamill.
Non averla spuntata per un ruolo tanto importante non è comunque una nota di demerito e ogni tanto ci spingiamo a immaginarlo davvero nei panni del giovane Skywalker, magari mentre brandisce maldestramente una spada laser o tenta d’usare la Forza, finendo per colpire Yoda con tutti i sassi di quella maledetta palude su Dagobah. Magari perché nemmeno Obi-Wan s’era degnato di dargli uno straccio di libretto delle istruzioni.
Un grande cuore
Ralph supermaxieroe dimostrò una verità: a volte basta solo un grande cuore per fare la cosa giusta, magari non nel modo ottimale, ma conseguendo comunque il risultato prefissato. Per noi maldestri e socialmente inesperti fu un grande insegnamento. Sbagliate pure, fallite un provino o volate privi di grazia ma, se non sapete bene cosa fare, usate il cuore e non sarete meno eroici di chi, invece, ha avuto la fortuna d’aver ricevuto le istruzioni.