Addio a Piero Angela: s’è spento il grande divulgatore

piero angela sorride seduto su una sedia - nerdface

Stanno scendendo molte lacrime in Redazione e siamo sicuri che non siano le sole in queste ore, dopo l’annuncio dato su Twitter dal figlio Alberto della scomparsa di Piero Angela, all’età di 93 anni.

Un padre

«Buon viaggio papà». Queste le parole usate da Alberto Angela nel dare il triste annuncio e che sentiamo anche nostre. Alberto Angela ha rappresentato per moltissimi e moltissime di noi il primo approccio alla scienza e ogni cosa si muova dietro essa: la curiosità, il pensiero critico, la tolleranza. Una figura centrale nella divulgazione scientifica, quando partivano le note della Suite n. 3 in Re maggiore di Johann Sebastian Bach di Quark e Superquark, capisaldi della tradizione documentaristica della RAI, se non proprio veri e propri pionieri di un’offerta che è divenuta storia della TV.

Una carriera lunghissima

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela esordì in RAI come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e conduttore del TG. La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, primo tra i quali fu Destinazione uomo, del 1971. Furono ovviamente Quark e Superquark i più importanti, cui il divulgatore affiancò numerose altre iniziative di carattere culturale, al punto da divenire icona di un’epoca e meritare la riuscita imitazione di Gianfranco D’Angelo, ai tempi del Drive in, e in tempi recenti la scorta delle truppe imperiali e di Darth Vader in occasione della festa del CICAP del 2019.

piero angela parla al cicap scortato da darth vader - nerdface

Piero Angela ha scritto diversi libri, come Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’Universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio.

Una figura centrale e indimenticabile

Non stupisce, quindi, se nel 2004 Piero Angela fu insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Non c’era comunque bisogno di questi riconoscimenti perché Piero Angela entrasse nei nostri cuori, cosa che avvenne nel momento stesso in entrò nelle nostre case. Speriamo che il suo esempio, testimoniato ancora dal saluto che ha voluto lasciare a tutti noi, germogli nelle generazioni che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo, per diventare tutte e tutti persone migliori.

Il saluto di Piero Angela

«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio».

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