Jeeg robot d’acciaio: storia di un’intramontabile icona pop
- Pubblicato: 29 Agosto 2022
Scritto da: Alessandro Sparatore
Jeeg robot d’acciaio

«Miwa, lancia i componenti!».
Titolo originale | 鋼鉄ジーグ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1975-1976 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 46 |
Genere | Anime Mecha |
Uscita italiana | 1979 |
Il nostro domani
L’anno è il 1979, lo stesso dell’omonima canzone degli Smashing Pumpkins; il luogo, invece, è la moltitudine di reti televisive locali dell’era pre-berlusconiana; il protagonista è un ragazzo, Hiroshi, ed è capace di unire i pugni, fare una capriola e di trasformarsi nella testa di un enorme robot da combattimento; infine, grazie ai componenti lanciati dalla fidata Miwa, diventa Jeeg! Robot! D’acciaio!
Papà Go Nagai
Jeeg robot d’acciaio combatte contro i mostri scagliati dai superstiti di un’antica civiltà sotterranea, gli Yamatai, guidati dalla perfida regina Himica e dai suoi ministri Ikima, Mimashi e Amaso. Nato nel 1975 dalla fervida mente di Go Nagai, padre anche di Mazinga, Goldrake e chi più ne ha più ne metta, Jeeg robot d’acciaio ci mette pochissimo a diventare icona degli anni ’70 e ’80, diventando uno dei più apprezzati e ricordati cartoni del tempo.
È tanto apprezzato da far nascere vere e proprie leggende metropolitane, la più famosa delle quali riguarda l’interprete della bellissima sigla d’apertura, attribuita erroneamente a un giovanissimo Piero Pelù, all’epoca nemmeno diciottenne. L’ex leader dei Litfiba ha smentito più volte, con ferma decisione e, se ancora aveste dei dubbi al riguardo, siamo lieti di scioglierli. L’apertura della serie, infatti, arrangiata da Detto Mariano sulla base dell’originale giapponese, è interpretata da Roberto Fogu, in arte Fogus, mentre i cori sono interpretati dai Fratelli Bandiera, meglio noti come Micronauti, nome col quale sono accreditati per un’altra bellissima sigla, quella di Daitarn 3.
Le leggende sulla sigla
Piccola curiosità: Detto Mariano era piuttosto scettico sul successo del cartone, in quanto non sarebbe andato in onda sulla RAI. Fu la telefonata di un suo amico, proprietario di un negozio di dischi, a fargli cambiare idea: gli chiese, infatti, di pubblicarla su 45 giri poiché era richiestissima. Sigla a parte, Jeeg robot d’acciaio al pari di molti suoi colleghi nasce anche da precise scelte di marketing e, se qualcuno di voi ha a casa, magari in qualche scatolone, un altro tipo di Micronauti, sa di cosa sto parlando. Agli altri basterà guardare questa foto per capirlo…
Ma cosa c’era di così bello in Jeeg robot d’acciaio? La storia era, come sempre, classica e lineare. A rendere speciale il cartone erano, ovviamente, i personaggi. Hiroshi era un eroe tormentato, duro come pochi e alla continua ricerca di una guida che trovava nella coscienza del padre, defunto ma reincarnato in un computer senziente. Severo ma giusto, il professor Shiba fa da contraltare all’animo irruento del figlio e rappresenta lo spirito stoico del Giappone; non sacrifica, però, l’affetto paterno, dimostrato ovviamente esclusivamente quando Hiroshi è lontano, come psicopatologia nipponica pretende.
Miwa
L’altra grande protagonista è Miwa. Orfana allevata dal professor Shiba, le è affidato il Big Shooter, la fantastica astronave deputata a lanciare i componenti del corpo di Jeeg robot d’acciaio. Non solo braccia e gambe, ma anche trivelle, scudi e addirittura un cavallo, a seconda dell’occorrenza. Pur se dall’aspetto tenero e indifeso, Miwa dà prova del suo coraggio in più di un’occasione e spesso è il deus ex machina decisivo perché il robot possa avere la meglio sui suoi nemici.
La spalla comica
Non mancano le spalle comiche, rappresentate da Don Myoseky, con il suo aspetto da teppistello motociclista tamarro e col suo robot fatto in casa, il Mechadon, grazie al quale riesce, a volte, anche ad aiutare il nostro eroe, dimostrando coraggio e buon cuore. Jeeg robot d’acciaio ha quindi rappresentato moltissimo per quanti all’epoca della sua messa in onda erano ragazzini già in fissa per Goldrake, arrivato solo l’anno precedente, e che ora si ritrovavano tra le mani le stesse tematiche, sebbene dipanate in un contesto diverso e con molti richiami alla storia del Sol Levante.
Dalla sigla divenuta un cult alle varie frasi simbolo incastonate nel vocabolario del tempo, tutto concorre a proiettare Jeeg robot d’acciaio nella nostra sottocultura e forse anche più di Mazinga e Mazinga Z. Piccola nota a margine: nel 2008 Piero Pelù, dimostrando una notevole autoironia e sapendo giocare col mito, ha realmente cantato e inciso una sua versione di Jeeg robot d’acciaio, contenuta nella versione deluxe di Fenomeni, suo lavoro solista.
Icona intramontabile, Jeeg robot d’acciaio mantiene un fascino inalterato. Lo abbiamo capito quando Gabriele Mainetti intorno alla sua figura ha costruito il suo Lo chiamavano Jeeg robot e meglio lo comprendiamo quando ciclicamente ci troviamo di fronte alle varie collane riproposte in edicola, avendo sempre la tentazione d’affrontare infinite (e costosissime) uscite per costruire il suo modellino.
La sigla di Jeeg robot d’acciaio


La sigla nella versione di Piero Pelù

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Titolo originale | 鋼鉄ジーグ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anno | 1975-1976 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 46 |
Genere | Anime Mecha |
Uscita italiana | 1979 |