«Non avevano né cibo né carne, ma solo l’un l’altro»

Nel menù dei film in uscita per Halloween, Disney e Gulliermo del Toro ci propongono il loro piatto per cena, Antlers: Spirito Insaziabile, diretto dal regista Scott Cooper e basato sul racconto The Quiet Boy, di Nick Antosca. La presentazione è invitante, gli ingredienti sono tutti lì, sono proprio gli elementi giusti e in bella vista: atmosfere superbamente cupe, un bambino e una donna che intrecciano il loro destino, una mostruosa creatura atavica, una cittadina dimenticata da Dio.

La presentazione invitante

Julia (Keri Russel) è un’insegnate di scuola media in una piccola città costruita intorno a una stazione ferroviaria. Si interessa a un suo alunno, Lucas (Jeremy T. Thomas) quando presenta in classe una storia inquietante su una famiglia di orsi. Per Julia è un grido d’aiuto e si prodigherà per aiutare il trasandato ragazzino allertando la scuola e il fratello Paul (Jesse Plemons), lo sceriffo col quale vive nella vecchia casa di famiglia. Grazie all’aiuto del vecchio sceriffo Warren Stokes (Graham Greene), Julia e Paul scopriranno che c’è molto di più dietro un’apparente storia di maltrattamenti familiari.

Gli ingredienti giusti

In Antlers: Spirito Insaziabile siamo catapultati in una realtà nebulosa, dai toni scuri. Tutto ci lascia presagire storie di miseria e di disperazione. La tensione è subito alta: sappiamo che c’è qualcosa nell’oscurità, intuiamo la presenza di una creatura malvagia e che non fa sconti. Empatizziamo con la protagonista femminile e riusciamo a capire perché voglia aiutare a tutti i costi il piccolo Lucas; è lo stesso bambino a condurci alla propria dinamica familiare fatta di solitudine, ma non solo. La sua storia di orsi, letta a alta voce, in classe, già aveva detto tutto.

Lo spirito insaziabile è una creatura truculenta: lo sappiamo già dal titolo e la avevamo intravista al primo trailer diffuso tempo fa. E quando a un’entità di un horror è attribuito l’appellativo «insaziabile», del resto, sappiamo di non avere a che fare con una camola della farina.

Piatto in tavola

Se per Nerdface la prima legge è quella di recensire senza spoiler, di fronte ad Antlers: Spirito Insaziabile ci si sente un po’ impacciati. La sensazione è, infatti, di un film frettoloso. Se gli ingredienti erano tutti invitanti, il piatto arrivato in tavola risulta invece preparato in modo sbrigativo.

Le spiegazioni alle domande di fronte alle quali la trama ci conduce, per esempio, le troviamo sempre, ma la ricerca nella quale siamo stati coinvolti è troppo rapida per permetterci di gustare pienamente la storia. Viene da domandarsi se anche noi, come la creatura ancestrale, siamo diventati spiriti insaziabili, o se la pietanza servita davanti a noi sia come quei ristoranti infiocchettati e tentatori, ma dalle porzioni misere. Cibi prelibati, senza dubbio, ma pur sempre assaggi.