«Nessuno è innocente»

È disponibile con Edizioni Dark Zone un fumetto a tema urban fantasy disegnato da Lucrezia Galliero e sceneggiato da Alessio Del Debbio. L’idea è interessante e per certi versi ambiziosa: in una Berlino del futuro, dopo una nuova guerra, le diverse stirpi vivono confinate ognuna nel proprio settore di competenza.

Berlino ancora divisa

Così, umani, vampiri, licantropi, streghe e altre creature abitano segregate nelle rispettive zone. Il fragile equilibrio è minacciato quando alcuni efferati omicidi vedranno il protagonista, Ulrik Von Schreiber, chiamato a indagare un difficile caso che potrebbe sconvolgere per sempre l’ordine costituito. Non solo: il giovane è posseduto anche dallo spirito dell’Orso, il protettore di Berlino, una furia incontrollabile pronta a scatenarsi.

Berserkr è il nome dell’opera e il titolo svela il suo più grande difetto, una certa ingenuità nella messa in scena. Troppo immediato e inevitabile il confronto con un altro combattente furioso, quel Gatsu al centro delle vicende di Berserk, di Kentaro Miura.

Un confronto arduo

La stessa scelta dell’ambientazione fantasy, sebbene urbana, pone immediatamente Berserkr sul terreno dell’impossibile confronto col manga del compianto autore nipponico. A difesa del fumetto, però, bisogna riconoscere il tentativo di costruzione di un mondo e di una sua lore, impresa mai semplice, che comunque trova un suo coerente sviluppo.

Il problema, però, è la mancanza di tempo per calare il lettore in atmosfere che avrebbero meritato maggiore respiro. Berlino, pere fare un esempio, teatro intrigante per una storia di questo tipo, esiste solo perché citata e non è mai rappresentata nella sua archeologia urbana, che pure sarebbe stata interessante da vedere quale dimora di licantropi o coboldi.

Restare in superficie

Gli stessi personaggi risultano abbozzati e, escluso il protagonista per il quale è stato immaginato un background, tutti gli altri scivolano via poco caratterizzati. Non sappiamo se Berserkr avrà un seguito dopo questo esordio di 120 pagine, ma auspichiamo che sia dato modo agli autori di avere uno spazio maggiore, per permettere loro di sviluppare al meglio alcune buone intuizioni e offrire più spazio a un mondo che al momento risulta compresso e frettoloso.