«Mi crederanno?»

Uscito negli USA a Dicembre, in piena corsa Oscar e assicurandosi 3 nomination, due per Charlize Theron e Margot Robbie, più un’altra in favore dell’ottimo lavoro del trucco, arriva su Prime Video Bombshell, il nuovo lavoro di Jay Roach. Il film racconta lo scandalo di natura sessuale che sconvolse Fox News, il noto network dell’imprenditore miliardario Rupert Murdoch, che causò la dipartita di due delle figure più riconoscibili del canale satellitare: Roger Ailes, Direttore, e Bill O’Reilly, uno dei giornalisti più rappresentativi.

Una battaglia legale

Dopo il suo licenziamento, Gretchen Carlson (Nicole Kidman) inizia una battaglia legale contro Ailes, accusandolo di molestie sessuali. Insieme a lei, si uniranno altre donne, Megyn Kelly (Charlize Theron) e Kayla Pospisil (Margot Robbie). Quest’ultima è un personaggio di finzione, nato dal mescolamento di più personalità coinvolte nello scandalo.

Nessun effetto sorpresa

L’aver specificato la data d’uscita di Bombshell non è casuale: infatti, già nei mesi precedenti il release negli USA era stata rilasciata la miniserie The loudest voice. Oltre allo scandalo sessuale, ha raccontato anche la creazione dell’impero propagandistico di Fox News; protagonista era Russell Crowe. La storia narrata in Bombshell, quindi, non può vantare l’effetto sorpresa.

Parlando del film, lo stile di regia scelto da Jay Roach, la cui carriera è formata principalmente da commedie poco riconoscibili, come la trilogia di Austin Powers o quelle sorta di candid camera con Sacha Baron Cohen, riporta immediatamente alla mente gli ultimi lavori di Adam McKay, La grande scommessa e Vice.

Rotture della quarta parete

Infatti, in molti punti è possibile notare rotture della quarta parete, montaggi con immagini di fatti realmente accaduti e con macchina da presa a mano e zoomate. Queste caratteristiche, però, non sono praticate per tutta la pellicola, rendendole fini a loro stesse, come se fossero state girate da qualcun altro. Per la maggior parte della sua durata, infatti, Bombshell è un film classico, con una regia giustamente interessata al racconto e allo svolgimento del suo canovaccio.

Alla luce delle negligenze di Time’s up, che recentemente ha negato la possibilità di supportare Tara Reade nelle sue accuse nei confronti dell’attuale candidato democratico alla Presidenza statunitense, Joe Biden, Bombshell riporta all’attenzione un tema sempre (purtroppo) attuale e ricorda a tutti noi un concetto semplice, nonostante la maggior parte delle firme più prestigiose del giornalismo americano, soprattutto quella del New York Times, stiano facendo di tutto per ignorarlo.

Esortare le donne

Bombshell ha il pregio d’esortare le donne a denunciare chi, utilizzando il proprio potere, che sia di Fox News o di uno schieramento più affine, osi commettere comportamenti deprecabili e criminali. Noi tutti, per aiutarle a farsi avanti, dobbiamo supportarle.