Il Viaggio del Principe | Una splendida allegoria | Recensione
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
Titolo originale | The Prince’s Voyage |
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Lingua originale | francese |
Paese | Francia Lussemburgo |
Anno | 2019 |
Durata | 76 minuti |
Uscita | 16 Settembre 2021 |
Genere | Fantastico |
Regia | Jean-François Laguionie Xavier Picard |
Sceneggiatura | Jean-François Laguionie Anik Le Ray |
Character design | Jean-François Laguionie |
Musiche | Christophe Héral |
Produzione | Armelle Glorennec Eric Jacquot |
Distribuzione | PFA Films Emme Cinematografica |
Doppiatori originali | – |
Il voto di Nerdface:
4.5 out of 5.0 stars
«Hanno bisogno della paura»
Presentato in anteprima Lunedì 21 Giugno alla 57ª edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema: Pesaro Film Festival, a vent’anni da Scimmie come noi, libero adattamento de Il Barone Rampante di Italo Calvino, Il Viaggio del Principe, di Jean-François Laguionie e Xavier Picard, è il titolo di punta della nuova sezione Pesaro Film Festival Circus, dedicata all’infanzia. Non solo: questo lungometraggio d’animazione è anche tra i titoli più interessanti della Mostra di quest’anno, riuscendo a essere complesso tematicamente e a tratti visionario stilisticamente, senza però rinunciare alla sua ulteriore caratteristica di film accessibile a tutte le età.
Uno straniero ferito
In una grande città industriale popolata da scimmie antropomorfe, eventualità che dai tempi del primo Pianeta delle Scimmie sappiamo essere talvolta plausibile, il giovanissimo Tom trova in riva al mare uno straniero ferito. Sotto le cure di un’infermiera, una botanica e un professore universitario, il nuovo arrivato si rimette in forze e rivela d’essere il Principe Laurent, del Regno dei Lankoos, meno progredito tecnologicamente, ma culturalmente molto raffinato.
L’unico, però, a mostrare da subito una reale volontà e capacità d’ascolto del Principe è proprio Tom, che instaura con lui una profonda amicizia. Ma cosa accadrà quando il professore, desideroso d’utilizzare la scoperta della nuova e sconosciuta civiltà di scimmie per riabilitarsi nel mondo accademico, presenterà il visitatore ai colleghi?
Temi d’attualità
Il Viaggio del Principe riesce a veicolare temi di dirimente attualità, come l’accoglienza dei migranti, l’apertura a culture diverse dalla propria e il riconoscimento d’ogni identità, senza mettere in secondo piano il gusto della meraviglia, che coinvolge al contempo protagonista e spettatori. La società iper produttiva e consumistica delle scimmie occidentali e altri modelli di civiltà in cui lo spettatore si imbatte durante la visione altro non sono che allegorie immaginifiche, che riservano più di una sorpresa in un film ritmato e da un andamento piacevolmente lieve, dove la voce narrante del Principe non diventa mai pesantemente didattica o didascalica, bensì tende a favorire la nostra identificazione con quel punto di vista altro, circondato dagli sguardi e dai pregiudizi altrui, la condizione del protagonista.
Ribaltare la prospettiva
Avviene qui, per certi versi, un ribaltamento rispetto al capitolo precedente, dov’era proprio il regno dei Lankoos a essere visitato da uno straniero, proveniente dal popolo di Canopia, altre scimmie che hanno scelto di costruire la loro città in cima agli alberi. Il Viaggio del Principe è un film d’animazione in grado di ribadire sia l’universalità di una tecnica in grado di parlare anche ai più piccoli, sia il grande intento metaforico dei primati al cinema: basti pensare a King Kong, omaggiato qui con ironia in una sequenza.
I due registi riescono nell’intento di mettere in piedi un film profondamente stratificato, in grado di dialogare col pubblico usando la chiave romanzesca del viaggio, lo schema classico della favola e lo stile tradizionale di un’animazione di matrice anti-realistica. L’ispirazione dichiarata è rivolta ai drammi migratori contemporanei, con tutti i temi che ne scaturiscono, come la costruzione del nemico, l’accettazione dell’altro, la solidarietà tra i popoli.
Un romanzo universale
Ma Il Viaggio del Principe trascende il presente per collocarsi sul piano dell’universalità. È un romanzo di formazione allo specchio, in cui l’anziano Principe esplora per fame di conoscenza e il giovane Tom impara a osservare, capire, analizzare e avventurarsi; è un racconto sull’educazione allo stupore e sul riconoscimento reciproco e recupera le atmosfere dell’arte figurativa di fine Ottocento, dove le referenze principali sono Gustave Doré, per ricostruire la città industrializzata del XIX secolo, e Honoré Daumier come punto di riferimento per l’umanità della popolazione, tramite un registro satirico.
Narrata con delicatezza, sia nei colori sia nelle situazioni, la storia di Tom e il Principe è talmente avvincente, da farci perdere la cognizione del tempo, venendo trasportati in un mondo fantastico in cui le scimmie e il loro microcosmo evoluto altro non sono che lo specchio di quanto accade da questa parte dello schermo.
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Titolo originale | The Prince’s Voyage |
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Lingua originale | francese |
Paese | Francia Lussemburgo |
Anno | 2019 |
Durata | 76 minuti |
Uscita | 16 Settembre 2021 |
Genere | Fantastico |
Regia | Jean-François Laguionie Xavier Picard |
Sceneggiatura | Jean-François Laguionie Anik Le Ray |
Character design | Jean-François Laguionie |
Musiche | Christophe Héral |
Produzione | Armelle Glorennec Eric Jacquot |
Distribuzione | PFA Films Emme Cinematografica |
Doppiatori originali | – |