L’incantevole Creamy: non c’è fretta di diventare grandi
L’incantevole Creamy
«Pampulu-pimpulu-parim-pampùm, pimpulu-pampulu-parim-pampùm!».
Titolo originale | 魔法の天使クリィミーマミ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1983-1984 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 52 |
Genere | Mahō shōjo |
Character design | Akemi Takada |
Regia | Osamu Kobayashi |
Musiche | Kōji Makaino |
Studio | Pierrot |
Primo episodio | 1° Luglio 1983 |
Uscita italiana | 5 Febbraio 1985 |
Cenerentola idol
Oggi, probabilmente, se la Disney volesse farne un adattamento, cambierebbe il nome dell’opera, esattamente come qui in Italia avvenne per Oceania. Se Netflix, invece, volesse trarne un live action, ne uscirebbe qualcosa di molto simile a Hannah Montana… L’incantevole Creamy, però, è un anime per tempi più civilizzati, quelli dell’inizio degli anni ’80, e la storia raccontata non è così superficiale come potrebbe sembrare a una frettolosa prima occhiata.
Un incontro ravvicinato
La trama vede la nostra protagonista, Yu Morisawa, 11 anni e un’indole da maschiaccio, trovarsi in un incontro ravvicinato del terzo tipo con un alieno un po’ folletto. Yu è speciale: la sua spensierata gioiosità le permette di vedere l’astronave. Non è l’unica a poterlo fare, ma tra i pochi è proprio lei che il folletto premia con una bacchetta magica, capace di trasformarla in un’incantevole ragazzina di sedici anni.
Nascita di una idol
Per una serie di fortunate coincidenze, Yu in forma di sedicenne incontra un impresario che la vuole portare a tutti i costi alla ribalta. Presto fatto: la ragazzina inventa un nome, Creamy Mami e, malgrado le iniziali reticenze, inizia un’esaltante carriera da idol, guadagnando quasi da subito una fama eccezionale.
Come Cenerentola, anche Creamy ha un tempo limite per usare i suoi poteri, un anno, trascorso il quale dovrà restituire la bacchetta e fare tesoro delle sue esperienze per il futuro. Sembra poco, ma per la mente di un bambino è un sacco di tempo e Yu lo sfrutta a dovere, tra un concerto e un altro, tra un’esibizione magica e l’altra, mentre cerca di mantenere il segreto anche con Toshio, il ragazzo del quale è cotta e che, a sua volta, diventa il fan numero uno di Creamy.
Una doppia vita
L’intreccio è tutto qui e va avanti per 52 episodi, trasmessi con un discreto successo anche in Italia tra personaggi sopra le righe, invidiosissime cantanti rivali e i normali piccoli problemi di chi conduce una doppia vita di ragazzina normale e cantante idol da un miliardo di fan.
Ai giorni nostri, forse, qualcuno potrebbe lamentare il fatto che Creamy trasmettesse un messaggio sbagliato, che spingeva alla fama il suo pubblico. È fin troppo facile pensare a un parallelismo col mondo degli e delle influencer. Ma pensare facile porta facilmente all’errore…
Un messaggio importante
In primo luogo, il messaggio trasmesso da Creamy è altrove: sta nel coltivare i propri sogni, che sono personali e dunque nascosti agli occhi degli altri. Sta anche nel capire che tutte le cose hanno una durata e, quando finite, bisogna accettare di lasciarle andare via, per vivere nei nostri bellissimi ricordi.
Creamy mostra che fama, fortuna e gloria sono piacevoli da vivere, ma non valgono due genitori attenti e un amore sul punto di nascere. Ancora più importante, l’anime incoraggia il suo pubblico a non avere troppa fretta nel crescere, perché l’età di Yu è magica di per sé ed è giustissimo viverla gustandone ogni sfumatura. Un messaggio che spesso cogliamo quando è troppo tardi e quel tempo è svanito per sempre.
Yu
Yu, invece, ne fa tesoro. Le dispiacerà non essere più Creamy ma, in fondo, le è sempre piaciuto essere Yu: impacciata e timida, eppure lontana da una protagonista con la sindrome del brutto anatroccolo. Creamy è solo più grande di qualche anno e sta attraversando la pubertà: un territorio inesplorato e affascinante per qualunque bambino alla soglia di un passaggio d’età. Yu lo sarà da lì a poco e non serve la bacchetta magica, basta solo saper aspettare. A dirla tutta, dopo aver dato un primo assaggio di quella vita, Yu ha ancora meno fretta di diventare grande.
Un anime commovente
Delicato e commovente come molti anime sanno essere, L’incantevole Creamy ha conquistò molti bambini e bambine, anche fuori dal target di riferimento, collocandosi in quella linea trasversale che ne fa un’icona quasi senza tempo, ancora oggi molto amata da chi ha qualche anno in più così come dai più giovani.
Ovviamente, una menzione d’onore va alla voce italiana di Creamy, che apparteneva a Cristina D’Avena nelle parti cantate, la quale doppiava anche quelle della rivale di Creamy, Duenote Ayase, e la sigla, poi pubblicata nel terzo volume di Fivelandia, nel 1985.
L’incantevole Creamy fu uno dei primi cartoni a essere trasmessi dalla Fininvest nella fascia oraria delle 20.00, collocazione importantissima perché la fine dell’episodio del cartone scandiva l’ora d’andare a letto per noi bambini dell’epoca e, al contempo, l’inizio della prima serata dedicata ai più grandi. Si andava a nanna contenti, tutto sommato. Incantati, quasi.
La sigla completa de L’incantevole Creamy
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Titolo originale | 魔法の天使クリィミーマミ |
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Lingua originale | giapponese |
Paese | Giappone |
Anni | 1983-1984 |
Stagioni | 1 |
Episodi | 52 |
Genere | Mahō shōjo |
Character design | Akemi Takada |
Regia | Osamu Kobayashi |
Musiche | Kōji Makaino |
Studio | Pierrot |
Primo episodio | 1° Luglio 1983 |
Uscita italiana | 5 Febbraio 1985 |