«Ho bisogno di te»

Se credete che la frase scelta per il primo volume di Marriagetoxin sia una delicata richiesta d’amore, vi sbagliate di grosso. La storia raccontata nel manga di Joumyaku e Mizuki Oda, tra le nuove proposte di Star Comics e forte di un buon successo in patria, che ha registrato anche il sostegno di Koyoharu Gotouge, autore di Demon slayer, ha infatti per protagonisti due spietati criminali, uniti da un interesse comune e non da un sentimento puro. Almeno per ora

Gero, l’avvelenatore

Il primo dei due è Gero: esponente di punta di un clan di avvelenatori, assolve meticolosamente e con perizia i suoi incarichi, padroneggiando l’uso d’ogni veleno presente sul pianeta e di diverse tecniche di combattimento.

Kinosaki, la truffatrice

Controparte, invece, è Kinosaki, una truffatrice di professione, un’artista del raggiro specializzata nella seduzione. Nella sua rete, infatti, cadono uomini e donne, destinati a dilapidare i rispettivi patrimoni, abbagliati dal miraggio di matrimoni fittizi.

Gero, invece, è una vera frana nelle relazioni sentimentali e, proprio quando gli è assegnata l’eliminazione di Kinosaki, apprende che la sorella minore, felicemente fidanzata con una ragazza, sarà costretta a dare alla luce un erede per il clan, altrimenti destinato a sparire.

Un accordo

Così, Gero coglie l’occasione e propone a Kinosaki d’addestrarlo alla seduzione, per impedire che la sua amata sorella sia costretta a un atto indesiderato. Marriagetoxin, dunque, è decisamente sin dalle prime pagine una commedia d’azione, capace d’alternare combattimenti contro personaggi dai poteri straordinari a siparietti comici in pieno stile nipponico.

La storia, infine, sembra gettare sin da questo primo volume proposto da Star Comics il seme della vera relazione che Gero, immaginiamo, ignorerà bellamente fino alle battute finali, ovvero quella con l’unica donna capace d’apprezzare le sue doti di killer, al di là della sua goffaggine nelle relazioni: Kinosaki. Vedremo come andrà a finire.