«I’m a God…»

Tra gli appuntamenti più attesi di questo mese, tanto da meritare la nostra copertina di Giugno dopo il sondaggio con i nostri lettori, Loki arriva finalmente su Disney+. La serie TV con protagonisti Tom Hiddleston e un inedito Owen Wilson arriva carica di aspettative, sia per i consensi di critica e pubblico registrati dai due show precedenti, WandaVision e The Falcon and the Winter Soldier, sia per la simpatia verso un personaggio che fortunatamente l’MCU ha reso meno piatto rispetto ad altri.

Loki parte dalla rocambolesca e fortuita fuga del Dio dell’Inganno grazie all’intervento non voluto di Ant-Man e Hulk durante gli eventi di Avengers: Endgame. La deviazione dal flusso temporale, però, non passa inosservata agli occhi severi della Time Variance Authority, un’organizzazione al di fuori del tempo e dello spazio e che si occupa di garantire il corretto flusso. L’anomalia rappresentata da Loki ha perciò creato numerose ramificazione spazio-temporali, che il Dio dell’Inganno è chiamato a correggere, pena la sua definitiva eliminazione dal piano dell’esistenza. Sullo sfondo, inoltre, si sta profilando una terribile minaccia…

Le scenografie curate

Loki, sin dai primi due episodi che abbiamo potuto vedere in anteprima, mantiene fede alle promesse. Il primo elemento a colpire sono le scenografie e le varie trovate per rappresentare la TVA, questo luogo al di fuori della nostra realtà, eppure incredibilmente burocratizzato, nel quale il Dio dell’Inganno si troverà imprigionato e col quale sarà poi costretto a collaborare.

La cura di fotografia e costumi riescono a rendere credibile l’incredibile, per uno show che sembra più cinematografico che televisivo. Inoltre, le capacità attoriali di Tom Hiddleston e di un sorprendente Owen Wilson offrono un ulteriore nota positiva, scandita dai loro dialoghi che, almeno in questi primi due episodi, permettono di dipingere nuove sfaccettature del personaggio e presentano una nuova coppia di protagonisti.

Un’ottima partenza

Insomma, Loki promette di sapere raccogliere il testimone dei suoi predecessori, pur rimanendo una serie più vicina alla commedia che al drama: se saprà dosare con intelligenza i tanti ingredienti ottimi di cui dispone, potrà portarlo a un livello forse anche superiore.