«I’m vengeance»

Quante declinazioni può avere un eroe? Molte. Se però l’eroe in questione è Batman, il numero si moltiplica e si fatica a tenerne il conto, a districarsi tra le sfumature. Personaggio tragico per antonomasia, Batman conduce un viaggio infinito, perdendosi nella notte senza fine di Gotham City, in una danza autodistruttiva con le proprie nemesi, che giustificano e nutrono la sua psicosi.

Prima di Robert Pattinson

Lo aveva ben capito Christopher Nolan, quando costruì sul tema della paura la sua trilogia, imperniandola sul secondo film e sullo scontro con l’indimenticabile Joker di Heath Ledger. Lo aveva capito anche Chris McKay, nello spassoso e geniale LEGO Batman, probabilmente la pellicola migliore sul tema mai realizzata, almeno fino all’arrivo di questo The Batman, col quale il regista Matt Reeves fissa una nuova vetta.

Oltre le aspettative

Preceduto dalle sterili polemiche sulla scelta d’affidare a Robert Pattinson il ruolo di Bruce Wayne e accompagnato dalla crescente curiosità circa il Batverse, di cui abbiamo parlato nell’ultimo podcast disponibile sul sito di Radio Rock, The Batman precipita immediatamente il pubblico in una Gotham City marcia, corrotta e disperata, sorvegliata da un Batman alle prime armi e che suscita timore anche nei cittadini che intende proteggere.

Questa è la prima scelta di sceneggiatura interessante del film, che richiama in modo evidente filoni fumettistici come The long Halloween e Year one, ma soprattutto permette a Matt Reeves di confezionare un’ambientazione nuova, scandita da subito dalle note dell’eccezionale colonna sonora composta da Michael Giacchino, che non a caso sceglie Something in the way dei Nirvana per cadenzare i passi incerti di un Bruce Wayne particolarmente solo.

Un eroe disperato

Robert Pattinson presta dunque il volto a un Batman roso dalla sete di vendetta, interamente votato alla sua causa, silenzioso e incapace d’instaurare un rapporto umano; è chiuso anche con Alfred, col quale non ha un rapporto complice, ma complesso e burrascoso.

Niente tecnologia

La prima conseguenza è l’abbandono d’ogni elemento high tech, che è sempre stato preponderante nelle versioni cinematografiche passate. La Batcaverna non è celata da complessi meccanismi mimetici, ma vi si accede da stretti e umidi cunicoli abbandonati; la Batmobile è rozza, grezza come una vecchia muscle car sovralimentata. Bellissima e al centro di uno degli inseguimenti più memorabili che si ricordino.

Perno di The Batman è la vendetta e tutti i personaggi vi ruotano attorno, ognuno scegliendo come declinare questa pulsione. Inquietante, interpretato in modo magistrale da uno spaventoso Paul Dano, l’Enigmista è la versione del celebre villain come potrebbe averla partorita la mente di David Fincher.

Sadico e completamente fuori controllo nella sua tuta a metà tra Dexter e Smoothie, tesse una tela di omicidi efferati e indovinelli che avvolge Batman e tutta la città.

Finalmente detective

Questo lato noir, quasi thriller in alcuni passaggi del film, permette d’esplorare un aspetto di Batman poco calcato in passato, proprio perché sovrastato dalla tecnologia e dalle diavolerie elettroniche: quello da detective.

Accanto al solo esponente della polizia di Gotham che ha fiducia in lui, il Commissario Gordon, Batman cercherà di risolvere enigmi e trovare indizi, avvalendosi della sua osservazione, del luminol e di altri metodi classici.

Tra le vie di Gotham

Intorno alla ricerca di Batman, ruotano gli altri personaggi che si aggirano tra le vie di Gotham. Selina, innanzitutto, la Catwoman di Zoë Kravitz che si troverà spesso sulla stessa strada del Cavaliere Oscuro; ma pure lo splendido Pinguino interpretato da un bravissimo Colin Farrell e Carmine Falcone, affidato invece a John Turturro.

The Batman dura 3 ore e dispiega una storia cupa, ma bellissima e affascinante da vedere, grazie a un meticoloso lavoro su fotografia e scenografia, quest’ultima ricca di dettagli. Se ne parlerà a lungo di questo nuovo capitolo, che supera e di molto le previsioni più ottimistiche, gettando il seme per un Batverse di cui, possiamo dirlo, già non riusciamo a farne a meno.

One Hot Nerd Minute di The Batman