«È questa, casa?»

Prosegue l’espansione dell’universo narrativo condiviso de Il mito del Frutteto di Ossa, una costellazione di storie horror autoconclusive a cura di Jeff Lemire, Andrea Sorrentino e Dave Stewart. È infatti disponibile con BAO Publishing Diecimila piume nere, nuovo fumetto che la testata Comic.com non ha esitato a definire «un classico istantaneo».

Due amiche

La vicenda, più corposa in termini di pagine rispetto al precedente Il passaggio, vede protagoniste due amiche, Trish e Jackie. Appassionate giocatrici di ruolo, trascorrono la loro infanzia inventando mondi e avventure fantastiche, finché l’adolescenza non le porterà ad allontanarsi.

Una scomparsa misteriosa

Poi, una notte, Jackie sparisce nel nulla, gettando l’amica nell’angoscia. Gli anni passano, ma Trish non l’ha mai dimenticata. È infatti ancora sulle sue tracce e, seguendo una voce che sembra provenire da una dimensione a metà tra sogno lucido e allucinazione, torna nei luoghi della loro infanzia, decisa a risolvere il caso, convinta che Jackie sia ancora viva e abbia bisogno del suo aiuto.

Diecimila piume nere non nasconde gli onori continui che gli autori intendono tributare alla saga de La Torre Nera, monumentale opera fantasy di Stephen King; al contrario, il fumetto palesa gli intenti sin dalle prime tavole, giocando a carte scoperte e non lesinando citazioni anche di altre opere.

Presente e passato

In un abile e intricato intreccio tra presente e passato, però, reso graficamente da un differente stile visivo, Diecimila piume nere si snoda in pagine dense di mistero, tra le quali è difficile scorgere il mosaico architettato, permeato da un’angoscia costante.

Come King

Di chi è la voce che sembra guidare Trish? Cosa accadde veramente la notte della sparizione di Jackie? Possibile che la creatura immaginata quand’erano bambine, il loro nemico più temibile, sia reale? Come nei romanzi di Stephen King, Diecimila piume nere restituisce un mondo familiare, eppure distante, inquietante, sempre sul punto di collassare.

Non solo Stephen King, però: Jeff Lemire e Andrea Sorrentino disseminano Diecimila piume nere anche di richiami ai capitoli precedenti de Il mito del Frutteto di Ossa, compreso l’introvabile numero zero, uscito in occasione del Free Comic Book Day.

In attesa del prossimo orrore

Inutile soffermarsi, infine, sulle qualità di disegni e colori, questi ultimi come sempre curati da Dave Stewart: i tre autori sono una garanzia e, dopo aver letto due storie rispettivamente dal sapore di una racconto di Edgar Allan Poe e adesso dello scrittore del Maine, non resta che attendere in quale latitudine del Frutteto di Ossa ci catapulteranno col prossimo capitolo.