«Sei un uomo buono o cattivo?»

Se avete voglia di un’esperienza surreale e grottesca, questa coda estiva vi offre l’occasione unica di poter puntare con decisione su un presunto action con un grande attore protagonista, Denzel Washington, e non sulla classica pellicola d’autore transitata in decine di festival minori.

L’ultima di Robert McCall

Capitolo conclusivo della saga tratta dalla serie televisiva degli anni ’80 chiamata Un giustiziere a New York, The equalizer 3 arriva in sala il 30 Agosto con Eagle Pictures, segnando l’ultima impresa di Robert McCall ma, soprattutto, rispolverando alla memoria una storica rubrica di questo portale, quella delle Buste: i film così brutti e sconclusionati da divenire imperdibili e involontarie perle comiche.

Nessuno spoiler

Difficilissimo scrivere di questa pellicola, dunque, senza incappare nello spoiler. Come sempre, però, cercheremo di rendere il senso di una storia assurda sotto ogni profilo, di regia, sceneggiatura e recitazione, facendo attenzione a non rovinarvi la sorpresa.

Tutto ha inizio con l’unica sequenza degna di nota del film, quando un boss della malavita italiana ripercorre la strada intrapresa da Robert McCall nella sua villa, tra cadaveri mutilati, copiosi schizzi di sangue e armi d’ogni tipo usate per fare carne da macello del suo entourage. Incredibilmente, però, il giustiziere interpretato da Denzel Washington si farà fregare proprio all’ultimo, rimanendo gravemente ferito dopo aver concluso la sua missione.

Un immaginario paesino siciliano

Soccorso da un automobilista quand’ormai è in fin di vita, Robert McCall è portato in un immaginario paesino siciliano, dov’è curato dal medico locale. Calato in una realtà ricca d’umanità e immerso nel buon cibo, il giustiziere capirà che è proprio quello il luogo ideale per ritirarsi e andare in pensione. Ovviamente, la cose andranno in maniera diversa.

La fiera dei cliché

Da questo momento e fino alla fine, The equalizer 3 prende una piega incredibile, specialmente pensando che alla regia c’è Antoine Fuqua, non esattamente l’ultimo degli arrivati. Siamo così catapultati nel suo immaginario, evidentemente costellato da una fiera del cliché sull’Italia e, nello specifico, sul Meridione, ma che non risparmia nemmeno Roma, già ampiamente abusata quest’anno da Hollywood con la bomba rotolante di Fast X e la 500 gialla dell’ultimo Mission: Impossible.

Una rivelazione scioccante

Siamo anche posti di fronte a una rivelazione scioccante, che spazza via in un colpo solo decenni di letteratura sulla criminalità organizzata. Antoine Fuqua, infatti, svela che esiste un’unica grande organizzazione: è basata a Napoli, circola in lunghi e rumorosi cortei di auto sportive per il centro della città ed è basata in una vistosa villa piena di opere d’arte e di un enorme busto di Mussolini. È la camorra, che in altre regioni è semplicemente chiamata in altro modo. In Sicilia, per esempio, è la mafia.

Ecco perché la sua mano arriva fino al villaggio in cui è rifugiato Robert McCall, il quale deciderà, dopo l’ennesimo sopruso, d’intervenire e fare piazza pulita una volta per tutte, indirizzando al contempo le forze dell’ordine italiane e la CIA perché sventino una serie di attentati dinamitardi. Potete ben immaginare il seguito.

Alcuni consigli al regista

Ci permettiamo, allora, di dare alcuni consigli al regista. Prima di tutto, il kebab non è un piatto tipico siciliano, così come da tempo, per fortuna, in Italia non siamo più costretti a proiettare i film sui palazzi, come in Nuovo Cinema Paradiso. Magari dalle nostre case uscisse il Nessun dorma di Puccini, bene che va oggi dobbiamo schivare le note sbiascicate di Achille Lauro. Infine, a noi piacciono le storie coi giustizieri solitari, ma lasciare che l’eroe spari nel sedere di un moribondo od osservi che la vittima muoia soffocata nel suo vomito lo trasforma in Michael Myers.

Indicazioni per il pubblico

L’elenco potrebbe continuare, ma preferiamo fermarci qui, sperando d’aver comunque dato sufficienti indicazioni al pubblico. Affrontate The equalizer 3 con spirito leggero, come un Hot shots o Una pallottola spuntata qualsiasi: altre strade porteranno solo a cocenti delusioni.