Un pesce di nome Kevin Kline: film e curiosità di un grande

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Kevin Kline

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«When you have satire, it has to be real. No matter how outrageous the comedy becomes, you have to believe in the characters».

Just in!

Pochi film sono stati in grado di farci ridere di gusto come Un Pesce di Nome Wanda. La commedia del 1988 s’impose fra tutte le altre pellicole sia per l’umorismo semplice e al contempo strutturato, sia per le doti interpretative dei suoi protagonisti, due dei quali erano membri dei Monty Python. E poi c’era anche Jamie Lee Curtis, più sexy che mai. Inutile dire che Kevin Kline era tra i membri del cast, in un ruolo da macho che gli permetterà di vincere l’Oscar come Migliore Attore Non Protagonista. Nato negli USA nel 1947, Kevin Kline inizia da giovanissimo a recitare in alcune produzioni scolastiche. Da quelle esperienze marginali nasce comunque una passione, che lo spingerà a calcare i palcoscenici anche negli anni dell’università e perfino dopo la laurea. Gli si schiuderanno le porte del piccolo schermo e quelle delle produzioni teatrali più importanti, tanto che nei primi anni ’70 lo troviamo tra i più apprezzati interpreti di Shakespeare e, sulla fine del decennio, anche in musical di successo. Insomma, agli inizi degli ’80, Kevin Kline ha già una carriera più che avviata: prenderà lo slancio quand’è scelto per recitare ne Il Grande Freddo (1983). Il film mostra le contestazioni giovanili del 1968 e diventa da subito un cult, anche grazie a un cast d’alto livello, con Glenn Close, Tom Berenger, Jeff Golblum e William Hurt. C’era pure un Kevin Costner giovanissimo, la cui parte è però tagliata quasi del tutto, fatta eccezione per la prima sequenza: non vi sveliamo altro, andate a curiosare. Il sodalizio con Lawrence Kasdan, regista del film, porterà Kevin Kline anche sul set di altre sue pellicole, sia comiche che drammatiche, nei decenni successivi. Sono titoli come Silverado (1985), Ti amerò fino ad ammazzarti (1990), Grand Canyon (1991) e French Kiss (1995), che avranno tutti un successo discreto.

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Ma è con Un Pesce di Nome Wanda che Kevin Kline entrerà davvero nell’Olimpo hollywoodiano. Sono molte anche le pellicole che lo vedranno protagonista negli anni successivi. Lo ricordiamo in Bolle di Sapone (1991) e Charlot (1992), entrambi accanto a Robert Downey Jr., e nel Riccardo III (1996) di Al Pacino. Kevin Kline vive, però, un appannamento, dopo i fasti tra anni ’80 e primi anni ’90: con In & Out (1997) recita insieme a un Tom Selleck senza baffo, coinvolto suo malgrado in un coming out inaspettato a ballare sulle note di I will survive. Torna al successo e regala alcune perle memorabili, come quando si metterà alla prova con un audio corso per testare la sua mascolinità.

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Eppure, lo ricordiamo con affetto per un’altra pellicola, nonostante sia meno nota. Si tratta de Il Club degli Imperatori (2002), una storia bella e ben narrata, dove Kevin Kline interpreta un professore impegnato a forgiare il carattere dei suoi giovani studenti. Rigido e inflessibile, il suo personaggio non risulta mai ingessato, ma restituisce perfettamente quanto ci si aspetta: un uomo severo ma giusto, capace di condurre per mano i ragazzi che gli sono stati affidati e di fare sempre la scelta più giusta. In questo Attimo Fuggente meno impegnato e certamente meno drammatico, Kevin Kline è praticamente perfetto: non è il suo film più famoso o importante, ma è uno di quelli nel quale il talento dell’attore viene fuori più evidente.

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Nel 1993, d’altra parte, Kevin Kline aveva già avuto modo di mostrare di cosa fosse capace, interpretando due ruoli assolutamente agli antipodi in Dave: Presidente per un Giorno (1993), accanto alla sempre intrigante Sigourney Weaver. Ovviamente non può mancare nel carnet dell’attore il film nerd brutto, ma brutto. Nel caso di Kevin Kline questo arriva nel 1999, anno in cui arriva in sala Wild Wild West. Compagno di sventure per questo steampunk movie, ispirato a una vecchia serie televisiva, è Will Smith. Entrambi faranno incetta di nomination ai Razzie Awards, per un film accolto male dai puristi e, peggio, dal pubblico comune, nonostante la presenza di altre due stelle come Kenneth Branagh e Salma Hayek. Capiamo, però, come non sia immediato apprezzare un film con cyborg e robot-ragni giganti nel vecchio West. Recentemente è da menzionare la sua partecipazione al live action Disney de La Bella e La Bestia (2017), dove ha interpretato il padre della protagonista, Emma Watson. L’ultima nota riguarda, invece, la vita privata di Kevin Kline. Anche in questa l’attore dimostra d’avere, oltre al talento, anche buongusto: è legato da molti anni alla bellissima Phoebe Cates, che i più vintage di voi ricorderanno come protagonista di Paradise e dei due film della serie Gremlins.

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