«Alla fine mi sono divertito»

Esiste una generazione cresciuta coi primi spokon giunti in Italia e che, molto probabilmente, ignora l’esistenza di Haikyu!!. Manga d’enorme successo, firmato da Haruichi Furudate e secondo in assoluto per vendite in Giappone tra il 2010 e il 2019, ha visto anche una trasposizione seriale in anime, che oggi trova il primo capitolo conclusivo con The dumpster battle, al cinema in Italia come Battaglia all’ultimo rifiuto, grazie a Eagle Pictures.

È ancora pallavolo

A quella generazione che certamente sarà pronta a fare la tara a Haikyu!!, ricordando con nostalgia altri personaggi del passato, si rivolgono principalmente queste righe. Sì, perché l’anime è dedicato alla pallavolo e alla mente tornano veloci come le loro schiacciate due eroine dei pomeriggi televisivi nostrani, forgiate attraverso rigidi e dolorosi allenamenti. Naturalmente, ci riferiamo a Mimì Ayuhara e Mila Aozuki, protagoniste rispettivamente di Mimì e la Nazionale di Pallavolo e Mila e Shiro.

Shoyo e Tobio

Non è da meno Shoyo Hinata, ragazzino non propriamente alto che, però, si dedica alla pallavolo con dedizione, passione e sregolatezza. Milita nella squadra del Karasuna High, la sua scuola, e nel team gioca anche la sua nemesi di un tempo, Tobio Kageyama, ora invece grande amico.

Battaglia all’ultimo rifiuto segue un’unica partita, in modo simile a quanto visto nello splendido lungometraggio di Slam Dunk: avversari di Shoyo e compagni sono i temibili giocatori del Nekoma High. Abili in difesa, calcolatori e guidati dall’ineffabile Kenma, sembrano gli opponenti peggiori per una squadra votata invece all’istinto e all’attacco. In palio per tutti non c’è solo il passaggio del turno, ma la possibilità di poter giocare ancora, a chiusura del ciclo scolastico, che segnerà l’inizio di una nuova fase di vita.

Un anime di squadra

A colpire principalmente di Battaglia all’ultimo rifiuto è la coralità della narrazione, che rende Haikyu!! un vero e proprio anime di squadra. Pur dedicato principalmente alle figure di Shoyo e Kenma, rivali così diversi per indole e attitudine, il film riesce a dipingere caratteri e, spesso, background di tutti i giocatori in campo e non sarà difficile individuare il personaggio più simile a noi o col quale ci sentiamo più affini.

L’ingrediente in più

Ben animato e fluido, con uno stile che muta mentre si procede verso il finale, reso graficamente più affilato in coerenza con la tensione dei minuti conclusivi del match, Haikyu!! Battaglia all’ultimo rifiuto presenta tutte le caratteristiche di uno spokon, quali sacrificio, dedizione, colpi impossibili e faccette buffe, ma aggiunge un ingrediente in più, capace di renderlo unico e, per certi versi, importante.

Il divertimento. Il finale di Haikyu!!, infatti, pone il divertimento al centro di un genere che, invece, nei decenni ha annoverato principalmente una vasta gamma d’atrocità, a partire dai cruenti allenamenti impreziositi da catene legate ai polsi e fino alle vere e proprie morti sul campo.

I tempi sono cambiati e con essi anche gli spokon. In Haikyu!!, al contrario, l’affermazione personale si coniuga con lo spirito di squadra e, soprattutto, con la consapevolezza di un percorso giunto al termine, ma allegro perché vissuto insieme, con gli amici.

Battaglia all’ultimo rifiuto è dunque un anime che ci sentiamo di consigliare, ancor più significativo proprio perché in sala nella settimana conclusiva delle scuole.