Battlestar Galactica: l’esodo televisivo di un’umanità in fuga

il cast umano in posa - nerdface

Battlestar Galactica

il poster originale di galactica

«Fleeing from the Cylon tyranny, the last Battlestar Galactica leads a ragtag fugitive fleet on a lonely quest… A shining planet known as Earth».

Titolo originale Battlestar Galactica
Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1978-1979
Episodi 24
Stagioni 1
Genere Fantascienza

L’esodo

La Fantascienza in TV non è stata solo Star Trek o Ai confini della realtà, anzi. All’inizio degli anni ’80 anche da noi in Italia fu possibile seguire una serie ad alto contenuto di astronavi e combattimenti spaziali. Grazie alla vena onnivora delle reti del Biscione, infatti, dagli USA arrivò di tutto, tra cui Battlestar Galactica. Offriva parecchi spunti interessanti: non era l’utopia trekkiana, con un universo fondamentalmente in pace, tolti i Klingon e qualche essere di pura energia con un fortissimo ego, e una missione esplorativa. Al contrario, era narrata una storia grigia e drammatica.

Maledetti Cylon

Intanto una guerra contro i Cylon, razza cibernetica che propone un trattato di pace alle dodici colonie umane, solo per poi tradirle e distruggerle. Poi l’esodo, con gli umani sopravvissuti ad avventurarsi nello Spazio, alla ricerca delle tredicesima colonia perduta, per trovare nuovamente un posto da chiamare casa. È particolare, Battlestar Galactica: a volte è una serie politica, altre volte è pura azione. È nostalgica il punto giusto e alcuni episodi, grazie a una scrittura particolarmente ispirata, sono ben al di sopra della norma di un prodotto del genere. Ma allora perché durò così poco, dal 1978 al 1979?

L’ideatore

Partiamo da come nacque. Il padre di Battlestar Galactica è Glen A. Larson, personalità parecchio nota, alla quale si devono anche, tra le altre le serie, Manimal, Supercar, Buck Rogers e via via, fino a Magnum, P.I.. L’idea di questo telefilm basato su un esodo gli viene più o meno negli anni ’60 e rimane in un cassetto, fino circa al 1977. Quell’anno succede semplicemente che Star Wars fa venire giù i cinema di tutto il mondo, dando inizio alla leggenda e, allora, si pensa di sfruttare il momento propizio.

i cylon stanno cercando di entrare in una nave in battlestar galactica - nerdface

Così, se prima Glen A. Larson faticava a trovare finanziamenti per la sua Adam’s ark, questo il nome scelto dal suo creatore e poi cambiato in produzione, ora il progetto sembra più allettante dal punto di vista economico. Universal Studios prende Battlestar Galactica sotto la sua ala e si decide di farne una serie di film per la TV, che la ABC acquista.

Tanti problemi

Per sondare il terreno, l’episodio pilota è trasmesso in alcuni cinema canadesi e, alla fine della fiera, ABC opta per un telefilm classico, con episodi della durata di un’ora ciascuno. Dopo il primo ne sono girati altri 17, ma le cose non sono così rosee come ci si poteva aspettare. Intanto, Battlestar Galactica costa troppo e dopo poco tempo servirà riciclare alcune sequenze, come per esempio quella del decollo dei caccia stellari Viper, iconici a tal punto che i piloti americani daranno questo soprannome agli F16, e cercare di ridurre al minimo le spese.

il celebre viper di battelstar galactica, molto ricercato tra i collezionisti - nerdface

Secondo problema: la concorrenza di Mork e Mindy. Battlestar Galactica era trasmesso la domenica, nella fascia oraria delle 20, e si scontrò con alcuni show molto popolari, come All in the family (Arcibaldo, da noi, sic…): si difese discretamente, ma senza mai vincere il confronto di audience. ABC, invece, quella fascia oraria voleva conquistarla e, secondo quanto insinuato da Glen A. Larson, decise di cancellarla sostituendola proprio con l’alieno interpretato da Robin Williams. Le proteste del pubblico non si fecero attendere e una discreta folla si riunì fuori dagli uffici di ABC per manifestare il proprio dissenso; addirittura, un ragazzo ossessionato da Battlestar Galactica si tolse la vita.

Oltre la TV

Negli anni ’80 si decise di rimettere la serie in cantiere, ma ne uscì qualcosa di talmente infimo da impedirci di parlarne. Sappiate solo che l’ambientazione era la Terra di quella decade… Ci sono stati anche 3 film, ma di montaggio, cioè assemblati con scene prese dagli episodi del telefilm. Poi ci sono stati videogiochi, libri e addirittura boardgame. Insomma, tutto quanto poteva rendere esplicito l’amore dei fan per Battlestar Galactica è stato prodotto. Fino a tempi molto recenti, che hanno visto un remake totale e molto apprezzato e pure uno spin-off a fare da prequel. Ma questa è un’altra battaglia.

La sigla ufficiale di Battlestar Galactica

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Titolo originale Battlestar Galactica
Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 1978-1979
Episodi 24
Stagioni 1
Genere Fantascienza

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