The Truman Show

Buon pomeriggio, buonasera e buonanotte

Signore e signori, benvenuti nell’epoca dell’incertezza, dove niente è più sicuro, a eccezione della morte e delle tasse. Potreste svegliarvi scoprendo che il valore della vostra criptovaluta è evaporato nella notte, o leggere una notizia falsa o manipolata, e magari ammirare dalla finestra un mare che è solo un’immagine, benché supportata dal rumore della risacca e dall’odore della salsedine. Nulla è più certo. Ma quando abbiamo effettivamente perso il contatto con la realtà?

Una magia inaspettata

Dici Fantasy e pensi a Il Signore degli Anelli o ai cartoni animati di D&D. Oppure, pensi a qualche lungometraggio dimenticato firmato Disney, tipo Taron e la Pentola Magica o Il Drago del Lago di Fuoco. Ricordi anche quel mattone di Dark Crystal, di Jim Henson. E poi c'è Willow, film del 1988 diretto da Ron Howard, che racchiude l'essenza del Fantasy classico. È epico e magico, esotico e classico, nonostante un cattivo forse piuttosto anonimo, se rapportato a quanto di buono facciano gli eroi.

Beetlejuice

Mai fidarsi dei vivi

«Preferirei invece parlare di… Day-o, day-ay-ay-o! Daylight come and he wan' go home!». Cominciava così la memorabile scena in cui i coniugi Maitland, defunti infestatori della loro antica abitazione, cercavano di spaventare i nuovi proprietari, a cena coi loro ospiti, possedendoli e facendo loro ballare la mitica Banana Boat Song. Questa sequenza è tra le più memorabili di uno dei grandi capolavori del cinema degli anni '80, quel Beetlejuice che consacrò Tim Burton tra gli astri nascenti della Hollywood di quei tempi, permettendogli di poter affrontare il successivo progetto Batman col dovuto rispetto da parte dei produttori.

Il Grande Lebowski

Saper aspettare

Il Grande Lebowski è uno di quei film che ancora, a vent'anni dall’uscita, continua a trovare estimatori nuovi e a confermarsi tra i preferiti di quanti lo videro allora per la prima volta, innamorandosene perdutamente. Strano a dirsi, la pellicola di Joel Coen al suo debutto in sala non fece il botto: andò a espandere le fila dei suoi fan nel tempo e in maniera esponenziale, però, fino a diventare un classico senza tempo, esposto in videoteca da tutti gli amanti di cinema e scelto nel National Film Registry statunitense.

Il Pianeta delle Scimmie

La genesi di un genere

In un lontano futuro, Jinn e Fillies, due danarosi turisti in vacanza nello Spazio rinvengono una bottiglia alla deriva tra le correnti cosmiche. Vi trovano un lungo memoriale, grazie al quale apprendono la storia del giornalista francese Ulysse Merou e, con essa, la sorte del genere umano. Accolto l’invito del suo amico Antelle, scienziato di fama mondiale, Ulysse parte con un’astronave per un viaggio verso Betelgeuse, alla scoperta di nuovi mondi. Insieme a loro sono il giovane Arturo Levain e lo scimpanzé Ettore.

Il Serpente e l'Arcobaleno

Quando le vittime furono gli zombie

Per parlare de Il Serpente e l'Arcobaleno, film del 1988 di Wes Craven, occorre una premessa. A noi piacciono tanto gli zombie movie. Siamo soliti ripetere che tutto è meglio con gli zombie (e coi dinosauri, ma questa è un’altra storia): non lo diciamo a caso perché, se è vero che il genere è stato strizzato per benino in tutte le sue sfaccettature nel corso degli ultimi 10 anni, altrettanto vero risulta come nelle mani di un grande maestro i morti viventi hanno ancora moltissimo da dire.

Extraterrestre, portami via

Nella rubrica Weird Science abbiamo più volte ipotizzato di un Primo Contatto con una razza aliena pacifica e, come noi, in cerca della risposta alla domanda: «Siamo soli nell'Universo?». Ovviamente non c'è ancora stato e dunque, oltre la mera speculazione, tutto ciò cui possiamo riferirci sono i film di fantascienza che ne trattano. Il genere abbonda di titoli e la maggior parte di questi rappresenta una razza aliena in vena di conquista, scesa dal cielo al solo scopo di ridurre l'umanità in schiavitù o semplicemente ridurla all'estinzione. Non è così per la pellicola di Steven Spielberg, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.

Aladdin

Quando ottenemmo il Nilo

«Ti fidi di me»? Ecco, non so voi, ma per me quella battuta è indissolubilmente legata al film Disney che, più di tutti, s'è fatto strada nel mio cuore, per restarci. Non me ne vogliano Merlino, Romeo o Capitan Libeccio, ma per Aladdin ho provato una sorta d'imprinting. Vuoi per la bellezza di una storia senza tempo, che affonda le radici nel mito de Le Mille e una Notte. O per gli effetti speciali che, all’epoca, fecero sentire noi giovani amanti del computer orgogliosi e affascinati per le straordinarie evoluzioni del tappeto volante.

Star Wars: una Nuova Speranza

L'inzio del mito

La storia della genesi di Star Wars è vasta e ben documentata e, per riassumerla tutta, ci vorrebbero pagine e pagine, molte delle quali sono state scritte, invero. George Lucas ha quest'idea in embrione, più o meno agli inizi degli anni '70, e non sa ancora bene cosa farne. Vorrebbe riportare in auge la space opera e l'ispirazione viene dai fumetti di Flash Gordon, personaggio creato da Alex Raymond nel 1934 e poi trasposto in film, telefilm e cartoni animati.